Latest posts

Live at Pompei 2023 - Nick Mason's Saurcefull of Secrets, io c'ero!!!

Sono stato il 24 luglio a Pompei per il concerto di Nick Mason’s Saurcefull of Secrets , il ritorno dopo 52 anni in Pompei di uno dei componenti storici dei Pink Floyd. 

A dire il vero c’era stato prima David  Gilmour in un altro concerto al quale ho assistito. 

Bello,  ma l’emozione che ho provato vedendo Nick Mason suonare le canzoni dei primi album dei Pink Floyd,  dall’esordio di The Piper at the gates of Down e fino a Meddle , mi ha emozionato molto in relazione al luogo ed al teatro nel quale mi trovavo, tutto intorno si sentiva un’energia intrisa di brividi emotivi. 

Lo stesso Mason, un signore inglese di 79 anni, uno che fa musica e concerti da 52 anni, uno che dovrebbe essere  vaccinato per  certe cose, bè questo artista era molto più emozionato di noi e lo era anche tutta la band. 

 Confesso che se non avessi deciso di esserci me ne sarei pentito per sempre.  

Devo dire che alla faccia dei suoi anni , Nick Mason si diverte ancora tantissimo a battere bacchette sui piatti e sui tamburi, è incredibilmente elegante nei suoi movimenti, mai in affanno , sempre sul pezzo. 

Dopo che è scemata l’energia emotiva , si comincia a sentire il basso del pezzo di apertura del concerto «One of these days» magia pura.  Subito dopo c’è una versione di Arnold Lyne  dove Gary Kemp ( Chitarra e voce per l’ex Spandau Ballet) cerca di emulare Syd Barrett.  A seguire la bella ballata acustica Fearless e a seguire «Obscured by Clouds» .  Segue «Candy and the currant bun» con il suo urlo libertorio «Let’s roll another one» e mi viene un desiderio improvviso........ :) segue un pezzo di Barrett «Vegetable Man». Si passa ad IF come intro e finale di Atom Heart Mother.  Bellissima esecuzione della famosa suite mai troppo amata dagli stessi Floyd. Roger Waters senza molte parole affermò che era  “shit “. Ma l’amore che hanno i fans ed il sottoscritto per quell’album dovrebbero far ricredere i Pink Floyd , specialmente Waters.  Ma lui è fatto così e lo si accetta per quel che è... un genio della musica.  

C’è poi un omaggio a Wright con Remember a day, e si chiude la prima parte con la bellissima atmosfera creata da «Set the controls for the Heart of the Sun» questo uno dei pezzi più belli del live at Pompei del 1971. Capite l’evocazione del momento catartico che si è creato, un parallelo 1971 - 2023 stesso luogo stessa atmosfera solo che ora c’era chi li sentiva dal vivo i brani.   Alla pausa mi avvicino al palco per ammirare da un paio di metri circa la batteria di Mason , doppia grancassa loghi psichedelici su entrambe le gran casse ed il mitico Gong che da vicino un po impressiona.  Il secondo tempo inizia con suoni che sembrano pervenire dallo spazio infinito, è Astronomy Domine, si passa poi  a The Nile Song, un pezzo hard suonato alla chitarra da Lee Harris  un ragazzone bello piazzato ma che  suona la chitarra con trasporto.  Ci sono due incisi da Obscured By Clouds: «Burning Bridges» e «Childhood’s End», si passa a «Lucifer Sam» ( simpaticissima canzone di Barrett) e finalmente arriva uno dei brani che amo di più dei Pink Floyd , in effetti io amo tutto l’album Meddle ed «Echoes» mi fa letteralmente impazzire. E’ un momento in cui il teatro si ferma, si sta senza respiro ad ascoltare  la performance che devo dire veramente credibile. Echoes era stato anche il leitmotiv del Live at Pompei del 1971 ed era molto attesa dagli spettatori sugli spalti gremitissimi.   E qui ci saranno due Standing Ovation meritatissime perchè è stato un momento veramente magico.   I musicisti ci salutano e vanno via, ma  si sa che poi ritornano  di nuovo per il bis , cosa che accade assolutamente e ascoltiamo una  bella «See Emily Play» seguita da «Saucerful of Secrets» e poi il pezzo finale che poi non finisce veramente si blocca e resta  sospesa  «Bike».  

Questo è il finale davvero,  mi dispiace , il tempo è scivolato velocemente. 

Quando sei interessato e sei preso da qualcosa che ti piace il tempo vola, purtroppo.  

 C’è chi dice che il tempo non esiste , che si tratta di una percezione che ci invia il nostro cervello per dare un senso alla vita senziente biologica, per dare un senso una logica alla nostra vita  Non ho le competenze scientifiche per criticare certe dichiarazioni fatte da chi studia la fisica, però nella mia ignoranza dico che il tempo esiste eccome e Nick Mason è riuscito a creare un ponte con il passato , un ponte che ha unito per una notte Pompei 1971 a Pompei 2023 stesso posto stessa musica, tempi diversi.  

Ciao Nick grazie per le emozioni. TVB 

Leave a comment